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Art. 62 – La posizione della FEI

Comunicato FEI n.120 del 20/10/2012 Art. 62. TERMINI PAGAMENTO AGGIORNAMENTO LA POSIZIONE DELLA F.E.I. Il prossimo 24 ottobre entrerà in vigore l'ormai tristemente famoso art. 62 del DL 24.1.12 che introdurrà importanti novità nell'ambito delle relazioni commerciali tra imprese. Per l'approfondimento della normativa rimandiamo ai nostri comunicati, ora onche in rete, al sito www.feierboristi.org La normativa è complessa e quanto mai subdola tanto da poter generare nel breve periodo vere e proprie crisi di liquidità per le imprese della filiera. La normativa comunitaria di riferimento, infatti prevede una deroga tra le parti rispetto alla libertà di concordare i termini di pagamento, il nostro Governo ha deciso di non percorrere questa strada, ingessando di fatto i rapporti commerciali tra imprese, grandi e piccole oltre a creare una inutile burocrazia nella gestione applicativa della norma. COSA STA FACENDO LA FEI? Obbligo prioritario di un'Associazione di categoria è quello di informare i propri SOCI e studiare la possibilità di un'applicazione della norma nel modo più semplice e conveniente possibile senza oneri aggiuntivi per le imprese. NON possiamo consigliare una disapplicazione della normativa La FEI, inoltre comprendendo al suo interno anche il Settore Produzione è sicuramente in grado, nell'ambito della complessità e farraginosità della norma e allo stato attuale dei fatti (non c'è ancora l'approvazione ufficiale del decreti di attuazione) di assistere i propri iscritti consigliandoli sul da farsi. Ma un'Associazione di categoria che si rispetti, ha il compito di tutelare la categoria rappresentata, specialmente quando, ed è questo il caso, vede messa a repentaglio proprio l'esistenza delle imprese che rappresenta e quindi si attiverà, come appunto stiamo facendo con tutti i mezzi per contrastare la normativa ormai in vigore. COME SI REALIZZA IL CONTRASTO? La FEI aderisce a Confcommercio Imprese per l'Italia, la più numerosa Confederazione che rappresenta tra gli altri le imprese commerciali. Confcommercio da tempo si è già mossa attraverso atti ufficiali nei confronti del Governo e dei Ministeri cointeressati per richiedere la revisione e la proroga di questo atto normativo. La FEI da canto suo ha partecipato a diversi tavoli di approfondimento gestiti da Confcommercio, producendo relazioni tecniche e proponendo emendamenti che sono stati regolarmente presentati nelle sedi istituzionali di pertinenza. In più la FEI organizzerà per il prossimo 7 novembre a Roma, in concorso con FederSalus un importante FOCUS GROUP di approfondimento e di applicazione dell'art.62 rivolto principalmente alle aziende associate alle due Federazioni di categoria, ma anche a chiunque fosse interessato. Il programma dell'incontro di Roma è visibile sul sito www.feierboristi.org Ed ancora, la FEI attraverso il suo Ufficio Legale sta predisponendo una serie di ricorsi da presentare ai Ministeri competenti e al Governo i cui si chiederà la modifica dell'art. 62 in particolare per quanto riguarda i negozi di vicinato, così come individuati dalla normativa sul commercio (ex Legge Bersani) ma anche in riferimento al fatturato annuale o in relazione al valore degli ordinativi. Ovviamente il tutto richiede continui approfondimenti ed elevata competenza in quanto, come detto, il nuovo decreto di attuazione, emesso dopo i rilievi del Consiglio di Stato non è ancora stato ufficializzato e le cose potrebbero ancora cambiare. Una cosa è certa, il Governo fino a ieri si è dichiarato assolutamente indispodibile a qualsiasi modifica o proroga. In allegato troverete aggiornamenti rispetto a questo punto. COME SI STA MUOVENDO CONFCOMMERCIO? La Confederazione nazionale, come pure tutte le categorie nazionali rappresentate, si è attivata presso le sedi istituzionali per richiedere la proroga e la modifica della norma, in allegato troverete alcuni documenti ufficiali. Vi posso garantire che si sta facendo tutto il possibile, tutto quello legalmente possibile, ovviamente NON parliamo di assurdità come proporre, sicuramente in buona fede, una Class Action nei confronti del Governo Italiano, come qualcuno molto semplicisticamente sta sostenendo, semplicemente perchè non si può fare. La Presidenza Nazionale della FEI sta veramente impegnando le sue risorse, anche economiche, per contrastare la nuova regolamentazione, lo si sta facendo per tutta la categoria, ANCHE per le aziende e le erboristerie NON associate questo è importante ricordarlo. Invito pertanto i soggetti interessati a sostenere le Associazioni di riferimento perchè è semplice pretendere risultati senza assumersi nessuna responsabilità. Noi da parte nostra, e chi ci conosce lo sa, non molleremo, pur sapendo che la battaglia è disperata, ma è essenziale avere il sostegno unitario della categoria. Saluti a tutti. A. Di Muzio - Presidente Nazionale FEI